Martedì 23, ore 13:50
In quota anche troppa, più giù bisogna cercarla col lumicino. La bianca manna quest'anno fa i capricci presentandosi pericolosamente abbondante sulla parte dell'arco alpino confinante con Francia, Svizzera ed Austria. Qui le valanghe non si contano più giustificando a pieno titolo il grado 5 di allerta accentuato dalla mancanza del freddo che renderebbe più stabile i diversi metri di neve accumulati. A piangere per la situazione opposta sono ancora le Prealpi che chiedono una distribuzione più democratica della dama puntando il dito contro chi si è accaparrato il bianco bottino a spese dei versanti meno "nobili". La campagna elettorale sembra avere contagiato madre natura.
Martedì 23 e mercoledì 24: tolta un po' di nebbia in Polesine domattina, due giornate ancora splendenti. Colazione con 0° mentre a pranzo vengono serviti i 9°.
Giovedì 25: con il passare delle ore, il grigio tono si fa più presente. Dalla notte prime gocce in città con fiocchi dai 900/1.200 m. Min 2°, max 7°.
Venerdì 26: resiste qualche raggio di sole al mattino, poi arriva la pioggerella. Dalla sera l'ombrello si apre bene, specie su alta pianura e vicina montagna dove fioccherà copiosamente dai 1.200 m. Le Dolomiti, invece, si vestono di bianco dai 900 m. Min 5°, max 10°.
Già dalla tarda mattina di sabato i rubinetti si chiudono mentre domenica rivediamo l'azzurro. Salvo aggiustamenti, ci ritroviamo giovedì sera o venerdì verso l'ora di pranzo.
Ciao!
Macy