Venerdì 19, ore 13:35
Dopo quasi due settimane di cottura intensa, la manopola del fornello se ne torna al minimo.
La rotazione avverrà per gradi e questo mi garba assai perchè può ridurre la probabilità di scatenare un putiferio. Come sappiamo, ogni volta che un refolo fresco vuol prendere di petto il posto del bollente pachiderma, i carrozzieri fan festa, per cui ben venga un primo impulso prefrontale in grado di smorzare il contrasto termico dissipando l'energia in gioco, seguito dal più corposo attacco che si troverebbe però a non poter contare sul serbatoio pieno.
Se son rose...
Venerdì 19: il satellite comincia a vedere i primi batuffoli solcare i cieli dolomitici, presto teatro di fulmini e saette che giungeranno in città un po' stremati ed a macchia di leopardo, nottetempo. Canto del cigno per la colonnina che si prepara a sfoggiare gli ultimi 35° del mese.
Sabato 20: dalla mattina matura, l'azzurro ritrova smalto, specie in città. Senza la cappa, i 32° in pieno giorno, dai 22° del risveglio, risultano gradevoli.
Domenica 21: passiamo dalla cartolina mattutina, alle saettate, talora corpose, tra il pomeriggio e la sera. Direi di tenere sott'occhio il radar. Rispetto a sabato, ci attendiamo un paio di gradi in più.
Lunedì 22: le poche nuvolette portano fugaci piovaschi solo sui pendii. In città apprezziamo il ritorno del termometro a 32°, dai 20° dell'alba.
Martedì 23: rispetto a lunedì, aspettiamoci un acquazzone pomeridiano anche in città.
Sorriso in vista per i freddofili, che alla volta di giovedì possono contare sulla colonnina addirittura sotto media.
A martedì!
Macy
