Venerdì 9, ore 16:55
Prima i record di caldo e, a distanza di una manciata di giorni, ci troviamo nella sponda opposta. Madre natura non perde l'occasione per stupirci e dopo la calorosa vampata di due settimane fa, ci piazza nuovamente le gelate mattutine al piano, dove i -3,8° Rovigo toccati ieri, vanno a braccetto con i -11,8° di Asiago, tanto da far ingelosire il Generale.
Gli impianti antibrina per salvare i germogli o i focolari accesi tra le vigne per salvare il risveglio primaverile, presto resteranno solo un ricordo di questa gelida zampata d'Aprile.
Gli occhi ora puntano all'insù, alla ricerca delle preziose gocce, mai così invocate dai nostri campi. Fortunatamente l'anticiclone si fa da parte, scongiurando altre vampate e, nel contempo, consentendo alle sempre più rare correnti atlantiche di farsi strada sullo Stivale. Non aspettiamoci giornate intere con l'ombrello aperto, piuttosto un breve periodo capriccioso, quanto basta per risollevare le sorti dei corsi d'acqua con gradualità. Era ora!
Venerdì 9: senza fretta, arrivano un po' di batuffoli. Ancora fresco il risveglio con 0/3 gradi, pronti a toccare quota 16, dopo pranzo.
Sabato 10: i grigi rinforzi solcano il cielo dal pomeriggio con le prime gocce verso l'ora di cena. Min 5°, max 14°.
Domenica 11: l'ombrello esce finalmente dal letargo, sia pur meno indaffarato sulla bassa pianura dopo pranzo. Colonnina attorno ai 10/13 gradi con quota fiocchi sui 1.400 m.
Lunedì 12: cambia poco rispetto a domenica anche se, per molti, il rubinetto si aprirà di più dopo pranzo. In pieno dì, sfioriamo i 17°.
Martedì 13: il ramo più freddo della perturbazione, fa calare la quota fiocchi a 1.000 m. In città, i nuvoloni gocciolanti si alternano a spicchi d'azzurro. Dai 9° dell'alba, la colonnina non va oltre i 13°.
Da mercoledì possiamo rinunciare all'asciugatrice almeno fino al prossimo weekend. Martedì ce ne sinceriamo.
Buon fine settimana,
Macy