Venerdì 12, ore 12:55
Fuori dall'armadio il guardaroba più pesante ma i caldofili non cadano in depressione. Dal momento che di giorno il termometro salirà sempre sopra 0° e, udite udite, di notte rinnega addirittura il segno meno sulla costa, il Buran lo vediamo col binocolo.
Capiamo bene come, in tale contesto, la parola "gelo" così inflazionata in questi giorni, c'azzecchi come una borsa di Chanel abbinata a un décolleté di Pittarello, senza nulla togliere alla bontà del brand nostrano.
La défaillance della zampata russa sulle nostre lande è opera di madre natura. Per quante ne sentiamo dai media, il grosso del malloppo ghiacciato, di fatto se ne sta sui Balcani, essendo destinato all'orto di casa solo un veloce refolo tra oggi e l'alba di domenica. A fare i conti con qualcosa di più eclatante è il resto dello Stivale, specie dalla coscia in giù, dove la colonnina crollerà senza remore fino a far fioccare anche sul mare Adriatico dalla Romagna alla Puglia con accumuli teorici di 6/8 cm e su parte del litorale quello siculo. Di contro, fuori dai giochi bianchi, Veneto, Trentino, Friuli e Sardegna a meno di sporadiche apparizioni.
Venerdì 12: il grigio è di casa. Ritrovarci con 3°/4° di massima dopo aver assaporato i + 13° di qualche giorno, farà storcere il naso ai caldofili.
Sabato 13: la Zia pulisce per bene il cielo ma tiene aperta la porta del frigo, visti i -2° all'alba e +3° dopo pranzo. Come vedete, nulla di scandaloso ne, tantomeno, assimilabile ad un evento eccezionale. Il gelo è, invece, appannaggio dei monti dove, nelle vallate interne, la minima di -19° farà parlare di se.
Domenica 14: San Valentino tiene lontano qualsiasi batuffolo e riporta un po' di tepore in pieno dì, visti i +7° raggiunti al piano, dai -5° dell'alba.
Lunedì 15 e martedì 16: la velatura fa salire le minime a -3°/-1° mentre in pieno giorno ci aspettiamo anche 8°/11°.
Da mercoledì la colonnina ritrova la doppia cifra in pieno giorno, un chiaro segnale inneggiante alla Primavera. Ci ritroviamo martedì.
Buoni brividi!
Macy